Le Madonne operose nella nuova lettura italiana - vitale

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Le Madonne operose nella nuova lettura italiana

Madonna del Ricamo > Iconografia
 
 
 
 

Nel territorio della nostra penisola possono costituire elemento di passaggio verso una nuova interpretazione meno canonica della stessa Annunziata alcune diverse letture del tema, collegate al culto degli Ordini religiosi e a luoghi direttamente intrisi di suggestioni bizantine: può considerarsene  esempio un affresco molto frammentario conservato in San Benedetto a Brindisi , che la presenza della figura dell'angelo suggerisce di identificare appunto con un'Annunciazione. Qui la  Vergine, per quanto è possibile capire da quanto sopravvissuto, era raffigurata non con il fuso, ma con un ago in mano, come indica la posizione delle dita della mano destra, unica parte perfettamente leggibile della composizione.
Le indagini sulla Madonna del Ricamo hanno reso possibile riprendere il percorso del 'filo' nell'arte italiana, identificandone nuove tracce proprio nel '300, in collegamento con  iconografie mariane occidentali di più recente formulazione, i cui possibili, perduti prototipi sono ancora una volta rintracciabili  in Toscana, a Firenze ed ancora a Siena,  sulla base di  modelli che si fanno pure risalire a Simone Martini e ai Lorenzetti .
L'origine della nuova interpretazione della Madonna operosa, che riprende e trasforma l'antica iconografia, sostituendo all'Annunziata varie rappresentazioni della Madonna col Bambino, viene collegata all'ambito degli ordini mendicanti e in particolare dei francescani: essa si basa su una diversa lettura delle fonti apocrife, comparate con testi moderni e accostanti di grande diffusione legati alla devozione popolare e al culto mariano. Tra questi spiccano le Meditationes Vitae Christi riferite all'anonimo 'Pseudo Bonaventura', espressione della spiritualità propria dei seguaci del Santo di Assisi, in cui si faceva riferimento alla Vergine umile e mediatrice e si alludeva  alla veste per il piccolo Gesù, da lei cucita in un unico pezzo: richiamo simbolico e profetico che, secondo i suggestivi rimandi tra la  Nascita e  la Morte di Cristo, ampiamente diffusi nella tradizione letteraria e religiosa come nell'iconografia medievale sia in Oriente che in Occidente, rimanda alla tunica 'contexta per totum' indossata da Cristo durante la Passione .
Non è un caso che le più antiche immagini note della Madonna col Bambino operosa, realizzate in Italia in epoca trecentesca, affianchino spesso un altro soggetto, quello della Madonna dell'Umiltà, la cui prima formulazione risale ad anni vicini e ad un simile ambito di cultura. Nato anch'esso in rapporto alle necessità devozionali degli Ordini mendicanti, quel tema aveva pure trovato i primi fondamenti a Siena, in opere di Simone Martini come l'affresco sopravvissuto  di Avignone (1343)  e soprattutto nell'ambito dei Lorenzetti. Il soggetto ebbe notevole successo in particolare nella seconda metà del secolo XIV: la Vergine rappresentata nell'atteggiamento umanissimo di allattare il Figlio, in segno di umiltà non siede su un trono, ma a terra, su un cuscino, su un tappeto decorato, o  in un giardino - simbolico 'hortus conclusus'- e/o entro una mandorla luminosa, spesso circondata da raggi, con rimandi alla Donna dell'Apocalisse - la luna ai piedi, le dodici stelle intorno alla testa, e il sole in un medaglione .

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