Pietro Crispino e Crispiniano protettori dell’Arte dei “Calzolari” - baldacchino della peste

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Pietro Crispino e Crispiniano protettori dell’Arte dei “Calzolari”

il baldacchino della peste > Laterale destro
i Santi Crispino, Pietro e Crispiniano
La bandinella raffigurai santi: Crispino e Crispiniano che fiancheggiano san Pietro.
Un’altra storia che si dipana nel tempo e che l’immagine fissa nel suo divenire. I santi Crispino e Crispiniano sono i protettori dei “Calzolari”, o almeno sono i moderni protettori dell’Arte. L’Antico protettore dell’Arte dei “Calzolari” e primo titolare dell’oratorio posto nella loro sede, in via “delle Calzolerie” era san Pietro[1]. La nota del Masini riveste particolare interesse perché consente di seguire il lungo percorso dell’Arte che possiamo integrare con le informazioni fornite dal Guidicini e da quanto segnalato da Masini nella seconda sua edizione, nel 1666[2]. In due citazioni diverse del volume è ricordata la festa di san Pietro “antico, e principal Protettore” dell’Arte poi sostituito, dal 1639 dai Santi Crispino e Crispiniano. Se sono corrette le informazioni del Masini, la bandinella del Baldacchino della peste, mostra un particolare momento di questa storia quando ancora l’arte si riconosceva nell’antico protettore, già affiancato dai Santi che subentreranno solo tra qualche anno. Questa storia, così ben riassunta dal magico ago del ricamatore e dalla qualità della sottostante pittura, viene ulteriormente chiarita dal Guidicini il cui resoconto è bene riassumere[3]. Esistevano due società dei calzolari: calzolari della vacca, i più antichi[4], i cui protettori erano, in origine i santi Pietro e Paolo e l’arte dei calzolari il cui primo statuto risale al 1291. Le due Arti si unirono in una sola compagnia nel 1414 osservando gli statuti dei calzolari i cui santi protettori, Crispino e Crispiniano divennero i protettori di entrambe le società.
La nostra Bandinella diventa lo specchio politico e commerciale dell’Arte, a pochi anni dal quel 1639 in cui tutti si riconoscono sotto i santi Crispino e Crispiniano, ma che vede da un pezzo riunite le due branche dell’Arte in un’unica sede e, evidentemente, sotto un’insegna religiosa che ancora conserva memoria delle diverse provenienze. Resta da osservare che i santi Crispino e Crispiniano reggono gli strumenti del lavoro che tornano anche sull’emblema dell’Arte posto sul reliquiario di san Petronio: una scarpa e un “coltello da calzolaro”. La tradizione iconografica identifica Crispiniano con la figura più giovane e senza barba e Crispino con l’uomo maturo e barbato. Ancora una volta si deve lodare la capacità compositiva del nostro maestro attento a scalare prospetticamente le figure con san Pietro che buca lo spazio davanti a se, fiancheggiato da Crispino in avanti rispetto a Crispiniano. Il tutto reso con l’usuale verismo qui affidato, oltre che al realismo degli abiti e delle espressioni, anche all’attenzione nel rappresentare i panchetti da lavoro e la “moderna” scarpa che Crispino è pronto a rifinire con il caratteristico ferro che stringe nella mano sinistra.


[1] Notizie dettagliate si trovano nell’edizione del Masini del MDCCCXXIII, op. cit. p. 308. Sono grato al prof. Paltrinieri per avermi segnalato questa edizione del Masini e in particolare la nota relativa alla storia dell’Arte dei Calzolari.  Riporto l’interno passo tratto dal Masini: S. PIETRO - Antico Protettore dell’Arte dei Calzolari e primo titolare dell’Oratorio del di lei Consiglio situato nella strada delle Calzolerie nell’edifizio numerato 1266. Fu soltanto nel 1639 che invocò i Ss. Crispino e Crispiniano; contuttociò proseguì ad onorare S. Pietro e ad offerir cera alla Metropolitana nel giorno a lui dedicato. Il suo massaro dopo il Corettore dei Notari era il decimo, veniva dopo quel degli orefici ed era perciò fra i primi considerato. Ebbe colle altre università comune lo scioglimento nell’anno 1796.
[2] Masini, op. cit. 1666, p. 500: SS. Crispino, e Crispiniano Martiri à S. Gio. in Monte fono due riguardevoli Reliquie di detti Santi, e festa de 'Calzolari. Cominciarono à festeggiar questo giorno del 1639. fanno ancora quella di S. Pietro loro antico Protettore alla lor Compagnia nelle Calzolarie . L’Impresa d'essi è una Forma, e una sola da Scarpa, Sopra la quale è un Coltello da Calzolaro. Nella Città fono circa 150 Botteghe de' Calzolari. A p. 364: 29 giugno – La Compagnia de Calzolari fa la festa di S. Pietro suo antico, e principal Protettore. Questi con pompa offeriscono alla Chiesa Metropolitana.
[3] Guidicini, op. cit. vol. IV, p. 167.
[4] Ibidem, il primo statuto è del 1252,
san Crispino
san crispiniano
san Pietro
Crispino e Pietro
PRIMA DEL RESTAURO
san Crispiniano
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