chimiche - Madonna di san Luca

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chimiche

indagini
i prelievi di particelle di colore per un'indagine chimico fisica dei materiali
Punto di prelievo sul maphorion (mantello) della Vergine

Il campione è stato prelevato sulla spalla sinistra della Vergine, in prossimità di una vasta lacuna. Il particolare dell’immagine a fianco mostra il punto di prelievo. Le due foto eseguite al microscopio digitale presentano l’area del prelievo in due momenti diversi. La prima immagine è stata scattata prima di ogni intervento e la seconda dopo che la parte era stata trattata con un impacco di enzimi naturali per 1 minuto. Già questa blanda azione scioglie la patina giallastra di superficie riconosciuta anche nella stratigrafia. L’immagine al microscopio diventa più brillante ed evidenzia, sotto l’azzurro, una colorazione giallastra che pensavamo appartenesse ad una base  di preparazione. La stratigrafia viceversa ha rivelato che sotto questa “preparazione” si cela un altro vivacissimo colore, del tutto finito. Questo ha consentito di capire che l’icona, ad un certo momento della sua storia, è stata trattata con un fissativo che si trova diffuso sull’intera superficie. Su questo fissativo probabilmente usato anche quale preparazione per una nuova pittura, si è proceduto a riprendere la sottostante immagine con colori analoghi, anche nella composizione, a quelli sottostanti, ma più intensi, più scuri. Come se l’azzurro vivace dello strato sottostante non fosse più idoneo a rappresentare le vesti della Madre di Dio. Questa sequenza sembra aver risparmiato il volto della Vergine interessato solo dalla stesura dell’ultimo fissativo. Sotto il fissativo appaiono dei ritocchi (li vedremo nel pannello dedicato al volto) e interventi correttivi a copertura di lacune, ma non si evidenzia un rifacimento completo come è invece accaduto sulle vesti. Il ripristino delle vesti ha riguardato i “toni” del colore e non la posizione o le pieghe dell’abito.

fotografia in fluorescenza UV della sezione stratigrafica del frammento
frammento prima dell'inglobamento in resina



1
preparazione a base di gesso e colla  
2
strato pittorico azzurro costituito da indaco e biacca  
3
strato di natura organica applicato come fissativo  
4
strato pittorico azzurro a base di indaco e biacca. Il colore più intenso rispetto allo strato sottostante è dovuto ad una maggiore percentuale di pigmento blu.
5
stato pittorico bianco a base di biacca e minime quantità di indaco, corrispondente ad una possibile  lumeggiatura.  
6
sottile strato di vernice superficiale

il punto di prelievo sul fondo dell'icona
Immagine al microscopio elettronico
fotografia in fluorescenza UV della sezione stratigrafica del frammento
1 - preparazione della tavola a base di gesso e colla

2 - missione oleosa (leggero strato di sostanza oleosa steso sulla preparazione per meglio aggrappare la lamina metallica

3 - Lamina di stagno.
frammento prima dell'inglobamento in resina
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