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Integrazione delle disabilità attraverso la Cultura


Consapevoli delle straordinarie potenzialità che le arti possono offrire per l'integrazione tra le persone e tra i popoli stiamo provando a dare un contributo al superamento delle tante barriere mentali - molto più complesse di quelle architettoniche -  e provare ad elaborare un progetto di "Integrazione delle disabilità attraverso le arti figurative". Il progetto nato presso la Soprintendenza ai beni Storici, Artistici e Etnoantropologici di Bologna negli hanno in cui ne ho coordinato le attività in qualità di reggente, è diventato un obiettivo della nostra Direzione Regionale grazie all'accoglienza ricevuta dall'Architetto Di Francesco. Un altro interessato punto di riferimento è stata la Chiesa e alcuni Vescovi della Regione che mi hanno consentito un vero salto di qualità anche perché ciò che in un museo è soprattutto cultura, per la comunità cristiana è esperienza di vita.
Il 3 dicembre del 2010 è stato presentato un progetto di accessibilità per l'oratorio di santa Cecilia. Le 10 storie che narrano la vita, anzi l'amore di Cecilia e Valeriano, sono state rese accessibili attraverso altrettanti pannelli che hanno tracciato a rilievo i profili delle figure presenti nelle storie e accanto, dei fogli in braille che guidano all'esplorazione della storia. Oltre che raccontare ciò che appare nel dipinto si danno dei punti di riferimento del tipo: "porta la mano destra in alto fino ad incontrare un punto isolato. Da li attraversa in diagonale il foglio fino ad incontrare un edificio …" e così via. Una descrizione che nulla toglie al visitatore che vede di poter seguire lo stesso testo soffermandosi sulla descrizione della storia. I testi infatti sono in braille, ma sovrascritti in nero. In modo da puntare ad una perfetta integrazione tra le persone.
Sotto ogni scena è stato posizionato un pannello costituito da un rilievo bidimensionale in cui è stato tracciato il profilo delle figure e accanto una guida, anche in braille, che racconta le singole storie. Il rilievo dovrà servire semplicemente a visualizzare la posizione dei personaggi, individuando i principali attraverso il disegno delle vesti. Sono stati così evidenziati i protagonisti di ogni storia dagli altri personaggi che affollano la scena.
È stato usato sempre lo stesso motivo di riempimento delle vesti distinguendo gli abiti femminili da quelli maschili e le calzature. Ognuno di questi vestiti, così differenziato, è evidenziato, nel rilievo che accompagna questo pannello. Accanto ad ogni rilievo è segnalato il capo di abbigliamento:
calzature,
tunica femminile,
mantello femminile,
abito maschile,
mantello maschile.


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