le considerazioni e i documenti pubblicati da Malvasia - trasfigurazione

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le considerazioni e i documenti pubblicati da Malvasia

 
 
considerazioni su Ludovico
…. Sopravvisse dunque ad Annibale dieci anni Lodovico, e diciassette ad Agostino, né coll’avanzanrsi in età in lui punto rallentossi l’antico valore; onde di questi ultimi giorni, non meno che de’ suddetti, opre stupende si vedono, come la esorbitante Trasfigurazione che ancorchè dappresso atterrisca, eccedendo di tanto il naturale, a suo luogo però a in sua distanza così ben torna, all’Altar maggiore delle RR. MM. Di S. Pier Martire 
note su Dionigio Ratta committente dell'opera
Dionigio Ratta fa costruire la chiesa a sue spese fra il 1592 e il 1598. Era Auditore e maggiordomo del cardinale Aldobrandini. Era stato nunzio apostolico in Austria e aveva viaggiato brevemente con il cardinale Aldobrandini in Spagna. A Bologna curava i suoi interessi Pompeo Vizzani autore della lettera riportata da Malvasia.
Lettera di Vizzani a Mons. Ratta a Roma
 “allora che detto prelato faceva fabbricare di suo proprio in Bologna, e di pianta le due chiese di S. Pietro Martire e di S. Gio. Battista, monasteri di suore, ove trovavansi professe due sorelle sue, si cava: ---- [per la chiesa di san Pietro Martire] quanto alla pittura della tavola, io ho parlato con i Carracci, e li ho fatto parlare anco da altri per disponergli, e si sono risoluti, che serviranno; ma venuto a trattar del prezzo non mi è piaciuta la loro risoluzione, poiché hanno detto di voler ducento scudi, che mi pare un gran pagare, avendo essi fino ad ora fatto le loro tavole per sessanta o per settanta, ma vogliono cominciare a vendere per riputazione; ho poi inteso, che sono soliti a calar molto poco dalla prima domanda, e che tengono i lavori molto tempo nelle mani, prima che finiscano. Ho poi parlato con Maestro Prospero, che mi ha detto molte parole del gran desiderio che tiene di servire V. S. Reverendiss. Del prezzo non ha voluto chiarirla, ma dice che servendo altri che lei vorria cento scudi, e che da lei si contenterà di ciò che vuole: e che darà finita l’opera innanzi al fin d’aprile, e la farà di sua mano, che di madonna Lavinia non li ho parlato; e tutto questo per la trasfigurazione, ed è quanto mi sovviene di questi due pittori, da che potrà far conto se le torna meglio a farle fare in Roma, e del tutto eseguirò quanto la mi comanderà, che sento piacer grandissimo servendola, e di tutto cuore donandomele gli bacio le mani.
Di Bologna a 4. di Dicembre 1593
Di V. S. Molt’Illust. E Reverendiss. Devotiss. Servitore
Pompeo Vizani

Malvasia, Felsina, 1841, I p. 174 – 175
 
 
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