la chiesa di San Pietro Martire - trasfigurazione

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la chiesa di San Pietro Martire

 
 
Dal volume di Paolo Masini, Bologna Perlustrata, pp. 307 – 308 ed. 1650

29 aprile
S. Pietro Martire Domenicano, festa per tutta quella religione, e alla sua chiesa, nella via nuova del Baracano, posseduta da monache del medesimo ordine; Fu rinovata nel 1592 con architettura dell’Ambrosini; in questo monasterio, eretto nel 1290, con fama di santità morirono suor Giulia Crescimbeni, dalla cui bocca del 1534, fu veduta uscire una colomba, come d’argento, e dopo insubito spirò. Non fu poco dissimile in santità suor Lodovica Christiani, che tre dì dopo morte, con grande splendore apparve a suor Agata Gozadini del 1540 ….
Il giorno prima
.. li frati di san Domenico vanno alla chiesa delle monache di s. Pietro Martire, a celebrare dalli primi a i secondi vespri, ove con solennità si fa la cerimonia di benedire oliva e acqua contro li folgori, e tempeste, e ne dispensano al popolo. In questa chiesa Lodovico Carazzi dipinse la Trasfigurazione di Christo nell’Altar Grande; e Giacomo Tentoretto la tavola della Visitazione della Beata Vergine

Dionigio Ratta fa costruire la chiesa a sue spese fra il 1592 e il 1598. Era Auditore e maggiordomo del cardinale Aldobrandini. Era stato nunzio apostolico in Austria e aveva viaggiato brevemente con il cardinale Aldobrandini in Spagna. A Bologna curava i suoi interessi Pompeo Vizzani autore della lettera riportata da Malvasia.
 
 
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