peregrinatio Mariae - madonna della vittoria

Vai ai contenuti

peregrinatio Mariae

pellegrina con l'umanità

Non si sa se il dipinto venne commissionato per la chiesa del Monte o se vi arrivò in un momento imprecisato, magari per coprire l’antica rovinata immagine mariana dipinta su muro. Seguirà un momento particolarmente importante per la storia dell’opera dopo il riconosciuto intervento mariano, attraverso questa immagine, nella battaglia contro i milanesi del 1443. Cresce la devozione e si ripetono le fastose annuali celebrazioni civiche fino alla prima metà del XVIII secolo. Anticipando i tempi che la storia ancora celava, con la metà del secolo la devozione scema. Nel 1758 la festa civica venne definitivamente soppressa. L’immagine che, stando ad un’antica leggenda, aveva liberamente scelto di abitare il Monte abbandonando l’antica sua residenza, in casa di un vecchio sacerdote dovrà tra non molto abbandonare questa sua secolare abitazione travolta dagli eventi storici. Con l’occupazione napoleonica, dopo la soppressione del convento di san Procolo cui apparteneva anche la chiesa del Monte, il 10 febbraio del 1806, di notte e in forma del tutto privata, l’immagine fu trasferita nel vicino convento dell’Osservanza. L’evento è trascritto anche sul retro della tavola assieme ad altri che lo precedono e a quelli che seguono. Gli eventi politici rendono anche questa sede solo di passaggio. Il 17 settembre 1812, anche questa comunità viene sciolta e l’immagine fu trasportata in san Girolamo alla Certosa ove, nel frattempo era stata anche staccata e trasferita, l’antica pittura della Vergine posta sul muro dell’antica cappella sul Monte. Ancora una tappa nel cammino di avvicinamento a san Salvatore avvenne il 18 maggio del 1821 quando dalla Certosa fu trasferita presso la chiesa della SS. Annunziata dei Padri Minori. Poi l’Unità d’Italia e nuove soppressioni di sedi degli ordini religiosi. Tra questi anche il convento dell’Annunziata e fu così che dal 1867 il dipinto venne trasferito nella chiesa di san Salvatore ove ancora è custodita e venerata. Un luogo dignitoso, ma per una Vergine pellegrina, probabilmente non definitivo. Consideriamo questa residenza provvisoria come tutte le cose del nostro itinerario umano che la Vergine Vittoriosa che ha partorito Dio continua ad accompagnare.
Torna ai contenuti