il frontale del baldacchino della peste - baldacchino della peste

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il frontale del baldacchino della peste

San Girolamo e la Maddalena
San Domenico
Arcangelo Michele
San Tommaso d'Aquino
San Giovanni Battista
Dopo quattro anni, nel 1634, ripresa la vita quotidiana, riorganizzatesi le corporazioni della Arti, restava forse in tanti il rimorso per essere stati tra quelli che erano scappati senza soccorrere i loro cari.
Dolori indimenticabili che il passare del tempo, la ripresa del lavoro, poteva forse sopire, ma altresì ingigantire per il rimorso, i sensi di colpa che tutti custodivano per il solo fatto di essere vivi.
La solenne incoronazione della Statua della Vergine del Rosario il 3 maggio del 1634 voleva anche essere un inno alla vita. Una preghiera alla Madre perché ancora una volta accompagnasse i suoi figli attraverso il Lete e l’Eunoè, i fiumi che scorrono nel paradiso terrestre visitati da Dante. Attraversando il primo si cancella la memoria del peccato mentre l’immersione nel secondo restituisce solo il ricordo del bene compiuto .  Un’incoronazione di rigenerazione dal male accompagnata da altri doni voluti dai cittadini e tra questi le Arti, certo tra le più colpite tanto negli interessi materiali che in quelli umani, che donano il baldacchino processionale adesso restaurato .

Ci piace pensare la Vergine del Rosario, incoronata, che torna in san Domenico, nella cappella Guidotti, sotto il sontuoso baldacchino le cui bandinelle, rappresentano i santi protettori delle Corporazioni così duramente colpiti dalla peste. Sul lato anteriore però, prima di san Petronio, patrono della città, prima dei protettori delle Arti, i cinque riquadri probabilmente mostrano una via di perfezione annunciata dal Battista, caratterizzata dalla preghiera e dall’amore, affidata alla Giustizia misericordiosa di Dio alla quale guardano i santi domenicani.

Giovanni Battista
il Battista
Il Battista riconosce il Cristo “agnello di Dio” e mostra l’agnello accovacciato sopra il Libro. Nella pestilenza, nel buio vissuto dai bolognesi, e nella logica corrente della pestilenza quale castigo di Dio, il profeta non cessa di ricordare che anche nella peste, Cristo non ha abbandonato i suoi figli. L’Agnello di Dio è rimasto accanto agli uomini condividendone la sofferenza fino alla morte e alla morte in croce.

Preghiera e Carità
La strada verso la redenzione, verso la liberazione del male, passa attraverso la preghiera e la carità. La Bandinella esterna accanto al Battista, affida questi valori ai santi Girolamo penitente e alla Maddalena. Il primo invita alla conversione attraverso la preghiera e la penitenza, abbracciando la croce. La Maddalena attraverso la carità. Il prezioso unguento racchiuso nell’ampolla che stringe tra le mani, ricorda che lei, la mattina dopo il sabato, si era recata alla tomba del Cristo, portando unguenti per lavare la salma. Il racconto evangelico assume uno speciale significato nel ricordo delle tante salme sepolte in fosse comuni e comunque “unte” dalla preghiera corale che la città ha elevato alla Vergine del Rosario da subito e adesso facendo anche festa per la recuperata amicizia con la “Vergine Madre”.


Giudizio e Misericordia
Riconosciuta la presenza dell’Agnello di Dio (il Battista) e trovata la strada per giungere a lui attraverso preghiera, penitenza e misericordia (avendo a modelli san Girolamo e Maria di Magda) si può serenamente affrontare il Giudizio. L’arcangelo Michele, a ciò preposto, pesa le anime sulla sua bilancia di fili d’oro.  È un giudizio misericordioso. Lo rivelano anche i piatti della bilancia poco inclinati, quasi che la “prova” appena superata, avesse favorito la remissione delle colpe. L’Arcangelo è fiancheggiato da san Domenico e san Tommaso. Il Giudizio insomma è preparato dalla conoscenza e dalla misericordia dei due domenicani che concretamente aiutano il credente attraverso l’esempio della vita e la sapienza della dottrina.


san Girolamo e la Maddalena
san Michele Arcangelo
i santi Domenico e Tommaso
con i santi Domenico e Tommaso
Si incede dunque da piazza Maggiore alla chiesa domenicana introdotti da questo percorso formativo: in compagnia dell’Agnello di Dio, fortificati dalla preghiera, penitenza e carità, guidati dai santi Domenico e Tommaso si può affrontare il Giudizio con serenità. A farlo sono i cittadini bolognesi che possono pure contare sui santi patroni della città e sui santi protettori delle singole Corporazioni che si dipanano nell’eterna processione, sulle bandinelle laterali.

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